La caratteristica di un prestito rateale è appunto quella di essere suddiviso in quote predefinite, ognuna della quali espone un valore risultante da una porzione di capitale e una di interessi decisa per l’ammortamento o per l’estinzione graduale del debito.

Solitamente i prestiti rateali dispongono di un versamento regolare da amministrare secondo piani d’ammortamento mensili, trimestrali, semestrali o ancora annuali; anche i valori sono pressoché simili, seppur è evidente una continua modifica delle rate in rapporto all’oscillazione del tasso d’interesse.

Per ogni prestito rateale il risarcimento del capitale avviene in maniera progressiva, in quanto all’inizio le quote prevedono il solo pagamento degli interessi maturati, incrementando la quota del capitale a mano a mano fino alla completa estensione sulla rata.

I prestiti rateali devono con ciò assicurare un puntuale rimborso, pena il pagamento di una multa: si considera in ritardo il rimborso di una rata che è stato effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza dell’effettiva, una condizione che produce gli interessi di mora, da risarcire al creditore del prestito in qualità del danno procuratogli con l’inadempienza compiuta. I tassi di mora sono calcolati entro un valore superiore al tasso predefinito all’estinzione del finanziamento: di solito la cifra riferita è pari al 2-4% del valore complessivo del prestito.

Tuttavia un’azione di risarcimento si manifesta solo con un ritardo, non necessariamente consecutivo, di almeno 180 giorni, per cui non sono perseguibili piccole dimenticanze e pagamenti slittati di pochi giorni.