La crescente complessità del mondo finanziario odierno ha permesso la nascita di diverse forme di credito parallele che hanno lo scopo di offrire una maggiore scelta al cliente. In questo modo, è possibile accendere un prestito che si allinei il più possibile alle esigenze economiche del richiedente. Grazie a tale specializzazione, si sono ottenuti due differenti tipi di vantaggi. Da un lato si avrà un cliente maggiormente tutelato, in grado di poter scegliere una rateizzazione maggiormente in linea con le sue necessità e con le sue capacità economiche.

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Dall’altro lato gli istituti di credito hanno potuto sviluppare numerosi contratti differenti ed hanno perciò non solo aumentato il proprio giro d’affari, ma collateralmente hanno anche potuto realizzare strumenti finanziari sempre più complessi. A questo punto è iniziato a sorgere un nuovo tipo di problema. Molti utilizzatori dei finanziamenti, infatti, non sempre sanno gestire le proprie rate e spesso finiscono per accendere un numero eccessivo di prestiti che difficilmente riescono a rimborsare. Iniziano i problemi di liquidità e spesso non si sa bene come riuscire a togliersi da questo tipo di situazioni. In realtà esiste un potete strumento in grado, se non di risolvere, almeno di arginare il problema, stiamo parlando del fatto di rifinanziare un prestito.

Come rifinanziare un prestito

Spesso in economia si tende a privilegiare il termine consolidamento perché ha un’accezione tecnica più precisa. In sostanza l’operazione si svolge come una contrattazione successiva, in cui le due parti, cliente ed istituto di credito, cercano una soluzione che possa garantire gli interessi di entrambi. Il cliente si trova solitamente con più debiti da dover rimborsare e per questo chiede di rifinanziare un prestito. Non è necessario che si contratti con l’originaria parte che ha accesso il prestito, è sufficiente che ci si relazioni con un intermediario professionale che sia accreditato a svolgere la funzione creditizia. Per questo motivo, ci si potrà rivolgere sia ad una banca che ad una società finanziaria. Con il consolidamento si ottiene una serie di effetti benefici per tutte le parti coinvolte. Partendo dal debitore si possono evidenziare due vantaggi fondamentali.

Rifinanziare un prestito: la negoziazione di un tasso di interesse

Da una parte, ovviamente, si avrà la negoziazione di un tasso di interesse che solitamente è inferiore a quello che si era stabilito in sede di contrattazione dei contratti. Questo porterà ad una rata minore in quanto la quota interessi sarà decurtata del valore pari allo scarto tra il tasso iniziale e quello del consolidamento. Un risparmio di questo tipo può incidere in misura differente sul valore del debito da rimborsare, a seconda che il prestito sia stato acceso da poco tempo oppure sia quasi in scadenza. Infatti le rate non sono tutte uguali per quanto riguarda la loro composizione.

Le prime rate di un prestito tendono ad avere la quota interessi maggiore di quella capitale. Questo permette all’emittente del prestito di acquisire subito il costo della transazione e di recuperare il capitale successivamente con le rate future. Per questo motivo se si procede ad un’operazione di rifinanziamento nei primi anni di accensione del prestito, si otterrà, ovviamente, un vantaggio maggiore derivante dalla riduzione progressiva di tutte le rate successive. In fase finale, invece, il risparmio sarà notevolmente inferiore, tale quasi da rendere inutile l’operazione.

La ricontrattazione delle scadenze

Un altro aspetto molto importante, a favore del debitore e che spesso si tende a non considerare a sufficienza, è quello derivante dalla ricontrattazione delle scadenze. Infatti con il consolidamento del prestito si prolungano, solitamente, le scadenza entro le quali rimborsare il capitale. Questo permette di spalmare su un numero maggiore di rate il debito residuo e, di conseguenza, ogni rata avrà un importo ancora minore.

L’accorpamento delle rate

Infine, esiste ancora un aspetto molto importante, ovvero l’accorpamento di tutte le rate. Infatti il debitore che abbia contratto più debiti, potrà sfruttare il vantaggio di vedersi cumulare tutte le rate in un’unica soluzione mensile. Questo permette di avere sempre sotto controllo le proprie spese e di non dimenticare mai il pagamento di una rata. Il risparmio è sicuramente presente in un’operazione di questo tipo, tuttavia è sempre bene fare dei conti provvisori che permettano di rendersi conto di quale importo si stia parlando.

Gestire meglio i propri debiti è sicuramente importante e pagare una rata più bassa certamente è un valido aiuto, tuttavia ogni operazione finanziaria deve essere sempre ben ragionata in modo tale da non avere mai brutte sorprese. Adesso vediamo il risvolto dell’operazione per quanto riguarda gli interessi dell’istituto di credito. Sicuramente bisogna annoverare tra di essi anche la soddisfazione del cliente. Infatti, in un momento storico come questo, in cui la fiducia verso banche e società finanziarie è al minimo storico, creare una clientela soddisfatta dei propri servizi è fondamentale per assicurarsi un futuro prosperoso.

Rifinanziare un prestito: i guadagni del prestatore

Tuttavia, ovviamente, i guadagni del concedente non finiscono qua. Chi presta il capitale deve sempre svolgere complicati calcoli di convenienza che gli consentono di capire se l’operazione avrà un valore positivo nel lungo periodo. Con questo si intende che la banca, o la società emittente, deve considerare il rischio di insolvenza del proprio debitore. Prestare soldi ad un tasso elevato, ad esempio, non assicura per forza un rendimento altrettanto interessante se il debitore si troverà in condizioni di non pagare. Seppure sia vero che il creditore ha utili strumenti per recuperare in ogni caso quanto gli spetta, è altrettanto vero che queste operazioni non sono mai semplici e, oltre a richiedere molto tempo, possono anche non fornire i risultati sperati. Per questo motivo, è interesse anche della banca che il cliente si trovi sempre in condizioni ottimali per pagare periodicamente la propria rata.

Il consolidamento permette tutto questo grazie a differenti metodi di pagamento che verranno decisi in sede di contrattazione di ogni richiesta di rifinanziamento. Se il debitore è un dipendente, viene solitamente utilizzato il metodo della cessione del quinto dello stipendio. Questa operazione, come si evince facilmente dal nome, permette al creditore di effettuare una trattenuta alla fonte sulla retribuzione mensile del debitore. Quest’ultimo si vedrà, quindi, accreditario il proprio stipendio al netto dei debiti da pagare. In questo modo non esiste il pensiero per il dipendente di pagare ogni mese la propria rata e, contestualmente, il creditore sarà sempre sicuro di ricevere quanto gli è dovuto.