La concessione di un prestito, da parte di una banca o di un altro operatore del mercato finanziario, è a tutti gli effetti un contratto e come tale esso deve regolare i rapporti tra le parti interessate. Per questo motivo la fase di contrattazione del contratto è fondamentale per comprendere quali saranno le condizioni che verranno poi applicate al propri finanziamento. Le clausole alle quali bisognerebbe mostrare il massimo dell’attenzione sono essenzialmente due, il tasso di interesse applicato ed il piano di ammortamento del prestito.

piano ammortamento di un prestito

Il primo consiste nell’indicazione di quello che sarà il costo da sostenere, per il soggetto richiedente, per ottenere il vantaggio di avere la somma stabilita, per il periodo che gli occorre. Il piano di ammortamento del prestito, invece, rappresenta la linfa vitale dello stesso, infatti serve a regolare tutti i futuri rapporti debitori tra il richiedente e l’istituto emittente. Esso è costituito da una lista dettagliata delle rate da pagare, degli importi precisamente calcolati e delle modalità per effettuare detti pagamenti.

Il piano di ammortamento del prestito: cos’è

Quando si procede al calcolo del piano di ammortamento del prestito, si deve prima stabilire quale sia il modello autorizzato. In economia esistono fondamentalmente tre tipi differenti di piano, quello francese, quello italiano e quello americano. Quest’ultimo non è quasi mai utilizzato e per questo non lo tratteremo, risulta essere per lo più un caso scolastico di scarsa rilevanza pratica. Invece il metodo italiano e sopratutto quello francese sono i più utilizzati. Quello che sostanzialmente li differenzia in modo più marcato è la costanza o meno della rata da pagare. Vediamo questo punto nel dettaglio. Iniziamo dall’ammortamento del prestito con calcolo all’italiana, anche se è indubbiamente meno utilizzato dell’altro. In sostanza questa tipologia si caratterizza per la costanza delle quote capitali di ogni singola rata. Questa dicitura non deve trarre in inganno, infatti ad essere costanti sono le quote capitali e non le rate.

Il piano di ammortamento del prestito: le rate

La rata è composta da una quota relativa al capitale da rimborsare ed una quota interessi. Quella riferita agli interessi è sempre mutevole in quanto deve permettere alla banca di rientrare del valore degli stessi nei primi anni del periodo di ammortamento. Ne risulta abbastanza evidente che le prime rate saranno, con questo metodo, maggiori rispetto alle ultime che avranno un importo minore a causa della scarsa incidenza del valore degli interessi sul totale del debito.

Questa asimmetria delle rate è dovuta, come già accennato agli interessi ma cerchiamo di comprendere meglio. La banca avrà tutto il vantaggio di incassare prima questo importo dato che rischierebbe di perderne una parte in caso di estinzione anticipata del prestito. La parte di capitale residua, invece, potrà essere rimborsata anche successivamente in quanto essa dovrà, comunque, rientrare nelle casse del soggetto creditore. Adesso passiamo ad analizzare il piano di ammortamento del prestito con il metodo francese, ovvero quello più utilizzato nel nostro sistema economico e finanziario.

Piano di ammortamento del prestito con il metodo francese

La sua diffusione si deve principalmente alla facilità di calcolo ed alla notevole comodità fornita dalla rata fissa. Infatti questa è proprio la sua qualità principale. La rata del metodo alla francese è sempre costante per tutto il periodo considerato mentre, ovviamente, cambierà la sua composizione. Coscienti che la quota interessi si comporti sempre nello stesso modo, è facilmente intuibile il comportamento di quella capitale per simmetria rispetto alla precedente. Man mano che si va avanti nel periodo del finanziamento, più la quota capitale della rata cresce mentre diminuisce quella degli interessi. La costanza della rata è un valore molto importante per il debitore, infatti esso avrà sempre la consapevolezza di quello che sarà tenuto a pagare e potrà più facilmente programmare le proprie spese. Il calcolo del piano di ammortamento del prestito viene redatto dalla banca che lo concede e deve essere fornito in visione al richiedente, in maniera tale che esso possa prenderne atto e conoscere la sua posizione debitoria. Data anche la comodità di appositi programmi, la redazione del piano è molto semplice ed immediata, tuttavia esso fornire le informazioni più importanti di cui si deve essere a conoscenza.

Ovviamente, anche il periodo del prestito è un’altra voce molto importante e contribuisce notevolmente nella stesura del piano. Se, infatti, si allunga il periodo di riferimento, si potrebbe ottenere una rata di minore importo, tuttavia occorre sempre fare una considerazione aggiuntiva che non sempre viene colta. Il tempo ha un valore finanziario che non deve mai essere sottovalutato. Un periodo più lungo, quindi, comporterà un maggiore costo del capitale e, quindi, maggiori interessi. Il risparmio si avrebbe, quindi, solo fittiziamente in quanto il costo totale dell’operazione sarebbe invece maggiore. Questo è evidente se si pensa che la banca sopporta un sacrificio quando concede un finanziamento.

Essa, infatti, si priva di un certo capitale che potrebbe anche decidere di investire altrove oppure di mantenere liquido. Ogni sacrificio, in economica, si traduce in una controprestazione che lo deve compensare. Proprio per questo la banca può legittimamente richiedere il pagamento del tasso di interesse e pretendere il pagamento costante delle rate. Ultimo elemento che intercorre in questo processo è la periodicità delle rate. Essa può essere anche contrattata tra le parti in fase di discussione del contratto, tuttavia una volta stabilità dovrà essere rigidamente rispettata. Infatti non è obbligatorio che il piano di ammortamento del prestito preveda delle rate mensili, bensì esse potrebbero essere anche semestrali, annuali o altro ancora.

La cosa veramente importante è che, una volta pervenuti al calcolo del piano di ammortamento del prestito si proceda con costanza al pagamento periodo delle proprie rate. Infatti ogni istituto di credito deve fornire, ad un apposito ente chiamato Centrale dei Rischi, tutte le informazioni riguardanti la posizione debitoria del soggetto richiedente. Queste informazioni, in caso del manato pagamento di alcune rate ad esempio, potrebbero pregiudicare la possibilità di ricevere un nuovo finanziamento in futuro. Infatti ogni operatore finanziario, prima di intraprendere un qualsiasi rapporto con un suo potenziale cliente, è tenuto a svolgere alcuni accertamenti sulla sua solidità finanziaria. Una persona che non venga riconosciuta come in grado di rispondere dei suoi obblighi, potrebbe avere notevoli problemi futuri nel campo finanziario.