Quando si decide di chiedere un finanziamento ad una banca, è sempre bene informarsi su quelle che sono le clausole applicate ai suoi contratti. Per facilitare questo compito da parte del cliente, l’autorità competente ha emanato tutta una serie di norme che hanno lo scopo di garantire il massimo della trasparenza bancaria. Queste norme si sono susseguite nel tempo ed hanno portato, oggi, ad una delineazione abbastanza chiara e nitida di quelli che sono tutti gli obblighi informativi a carico degli intermediari finanziari.

quanto costa un prestito in banca

Quindi oggi, se ci si domanda quanto costa un prestito in banca, si può facilmente trovare la risposta nei documenti informativi che ogni banca deve consegnare al cliente. Inoltre le condizioni generali che si applicano a tutti i contratti in serie che l’intermediario creditizio stipula, devono essere appese nei locali commerciali della stessa banca. In questo modo, il cliente è tutelato al massimo e sarà sempre in grado di prendere visione per tempo delle condizioni contrattuali che gli verranno sottoposte.

Quanto costa un prestito in banca: il TAN

Sicuramente non tutti sono in grado di decifrare perfettamente quanto riportato in questi formulari, tuttavia sarà molto semplice farsi aiutare da un professionista, terzo rispetto alla banca, per essere sicuri di comprendere tutte le condizioni previste nel contratto. In sostanza, per sapere quanto costa un prestito in banca, dobbiamo notare che è costituito da più componenti. Innanzitutto, è da considerarsi, ovviamente, il cosiddetto tanno annuo netto, oppure TAN, il quale sta ad indicare, in sostanza, qual è il costo del capitale. Praticamente, esso è il vero e proprio tasso di interesse che verrà applicato al capitale prestato e moltiplicato per tutto il periodo per cui esso rimarrà nelle mani del richiedente. Esso rappresenta, quindi, il costo del capitale, ovvero in termini molto più semplici, il prezzo che si deve pagare per disporre di quella determinata somma su cui ad oggi non si può contare. In sostanza, la banca si priva di una somma di denaro per permettere al suo cliente di fare un determinato investimento, questo sacrifico è poi remunerato dal tasso di interesse netto.

Quanto costa un prestito in banca: il TAEG

Sebbene questo sia la quota di costo più rilevante e, certamente, la più giustificata, esistono altre voci che vanno ad aumentare il totale di ciò che si deve pagare alla banca.  Essa, infatti, presenterà anche tutta una serie di costi accessori, ovvero di costi di apertura pratica ed anche di spese sostenute per conto del cliente. Tutte queste voci vanno ovviamente ad aumentare costo totale ed è qui, allora, che si inizia a parlare di Tasso Annuo Effettivo Globale, il famoso TAEG. Questo indicatore permette all’utente di capire subito l’incidenza percentuale di tutti i costi sul valore ricevuto come controprestazione.

In sostanza, il TAEG comprende il TAN più tutto il resto  ed è un’ottima misura dell’effettivo costo che si andrà a sostenere. Le normative hanno introdotto anche l’obbligatorietà per gli istituti di credito di fornire tutti questi indicatori al cliente che richieda un preventivo. In questo modo si ottiene anche un altro notevole vantaggio, oltre che la conoscenza dell’effettivo costo, ovvero la paragonabilità. Infatti, se si hanno dei valori percentuali, calcolati al medesimo modo per ogni banca, risulterà anche molto più semplice paragonare preventivi differenti e capire immediatamente quale sia la banca che fornisca la condizione contrattuale migliore. Ovviamente, anche il tempo incide notevolmente sul costo di un prestito, quindi quando si deve prendere una decisione di questo tipo è sempre bene considerarlo a fondo.

Conviene estinguere il debito in un tempo maggiore?

Infatti, se si decide di estinguere il proprio debito in un tempo maggiore, il costo dell’operazione sarà inevitabilmente più alto. In questo caso bisogna capire quali siano le proprie esigenze. In sostanza si tratta di paragonare due fondamentali differenze, il valore della rata ed il costo totale del prestito. Infatti se si sceglie un periodo di dilazione maggiore, lo si fa quasi sempre per ottenere un importo rateale inferiore. In effetti, la rata sarà più bassa, è vero, ma non perché il costo del prestito sia inferiore, anzi è vero proprio il contrario. Un periodo maggiore implica un costo del capitale a sua volta maggiore, questo si evince facilmente dal fatto che il concedente si deve privare di una somma di denaro per un periodo notevole e quindi il suo sacrificio è più alto. Questo sacrificio, in economia, deve essere sempre premiato con un pagamento.

Se non si è troppo appesantiti dalla rata e, piuttosto, si vuole risparmiare sul costo totale dell’operazione di finanziamento, si dovrà allora optare per un periodo più breve. In questo modo si potrà ottenere un risparmio, anche se la rata mensile sarà di importo maggiore. Sul mercato esistono, oggi, dei professionisti autonomi che non sono legati a nessun istituto, i quali offrono delle consulenze sia a privati, sia ad imprese, per trovare il prestito più adatto alle loro esigenze. Se si decide di prendere un prestito in banca, quindi, si possono facilmente contattare questi esperti che vaglieranno per voi tutte le possibilità offerte dal mercato  e vi forniranno un elenco esaustivo di quello che fa al caso vostro. Se non si vuole ancora arrivare a tanto ma si ha solo un’idea precoce, si può anche cercare una soluzione sul web.

Quanto costa un prestito in banca: come scegliere il migliore

Ormai esistono molti portali differenti che hanno come unico scopo quello di confrontare i prodotti finanziari offerti da moltissime banche e lo fanno in pochissimo tempo. Basta inserire l’importo di cui si necessita e il periodo nel quale si desidera rimborsarlo e si riceveranno tutte le informazioni. In questo modo si possono velocemente confrontare le proposte di molte banche e, quantomeno, farsi un’idea generale sul livello dei tassi applicati a quel tipo di operazione. Se poi si deciderà di accendere il mutuo, sarà sempre meglio controllare nuovamente le condizioni presso la banca che si è scelta.

Infatti, in questo tipo di mercato la volatilità dei tassi è abbastanza elevata ed anche in poco tempo essi possono variare. Sebbene le variazioni, sul breve periodo, non saranno mai molto elevate, controllando si avrà la certezza del contratto che si andrà a stipulare e si eviteranno spiacevoli errori. Per quanto riguarda la scelta del tasso, è sempre bene ricordarsi che per periodi abbastanza lunghi è preferibile sceglierne uno fisso, questo infatti fornirà la sicurezza di una rata costante e l’assenza di variazioni nel costo del finanziamento.