Prestito in Cassa Integrazione

I lavoratori in cassa integrazione possono aver bisogno di finanziamenti e prestiti, e spesso si domandano se è possibile richiederli nella loro condizione di cassintegrati. Naturalmente, la cosa è fattibile di certo, ma dipende sia dal genere di prestito che dal tipo di cassa integrazione a cui appartiene il richiedente. Ci sono varie possibilità; vediamo di illustrane qualcuna.

La cessione del quinto dello stipendio

Diciamo che la forma di credito più diffusa che viene chiesta durante la cassa integrazione è la cessione del quinto. Il problema, però, è che purtroppo non è alla portata di tutti in quanto legata alla tipologia di Cig a cui si fa capo. La cessione del quinto durante la cassa integrazione possono chiederla tutti i cassaintegrati che sono in cassa integrazione ordinaria (CigO), oppure i dipendenti che hanno aderito al contratto di solidarietà (CdS).

Nonostante ciò, la cessione è quasi sempre subordinata al numero di ore lavorate. Infatti, le ore di riduzione lavorativa richieste sono diverse da finanziaria a banca: chi chiede massimo 30 ore, chi invece chiede meno di 50 ore; in media, la richiesta è quella di non superare le 40 ore mensili. Purtroppo, chi ha un regime da cassaintegrato a 0 ore non può usufruire della cessione del quinto poiché sono rare le compagnie d’assicurazioni disponibili a emettere la polizza, obbligatoria nel regime di cessione del quinto.

Cassa Integrazione in deroga, cosa accade

Per i lavoratori in cassa integrazione in deroga o straordinaria, la cessione del quinto non è automatica. Infatti, a differenza della Cig Ordinaria, cedere la quota con quella in deroga richiede un’istruttoria da parte della finanziaria o della banca a cui ci rivolgiamo, in collaborazione con l’assicurazione. Tale operazione verrà svolta sia verso il richiedente che nei confronti del datore di lavoro, e occorre ad accertare un insieme di informazioni tra cui il numero delle ore, la solvibilità dell’azienda, le prospettive future.

Chiusa l’istruttoria, si avrà l’esito della richiesta, ossia la concessione o meno della cessione con la cassa integrazione in deroga. Riguardo l’altra forma di Cig, quella straordinaria, possiamo affermare che si tratta della ipotesi peggiore: in tal caso, infatti, non ci sarà alcun istituto di credito che conceda di cedere la quota di quinto.

Prestito personale con Cassa Integrazione

In alternativa, quindi in tutti quei casi nei quali, per motivi diversi, non possiamo cedere il quinto la soluzione sarà quella del prestito personale con cassa integrazione; in pratica, quella dei normali prestiti che, alla stessa stregua della cessione, ci offre la possibilità di avere del denaro cash. E’ importante sapere che se non hanno accettato la cessione allo stesso modo non ci verrà accordato alcun prestito personale senza che vi siano le adeguate garanzie. Queste, a differenza della cessione del quinto che non prevede garanzie di nessun tipo, sono proprio richieste in un prestito personale.

Ci riferiamo alla figura di un garante che sottoscriva il contratto di finanziamento insieme al cassaintegrato, o di un bene immobile, oppure di un bene mobile, da concedere come pegno. Questa è una condizione quasi imprescindibile: che ci piaccia o no, è l’unico modo quando non è possibile cedere il quinto.

Per concludere, andiamo dritti al punto: nel caso si fosse in cassa integrazione risulterebbe difficile trovare un istituto di credito, o finanziaria, che accolga in maniera favorevole la richiesta di prestito. Con la cessione del quinto, forse, con le garanzie più probabile. E comunque, la liquidità che si potrebbe richiedere con la cessione del quinto andrebbe valutata caso per caso considerando vari aspetti. L’opportunità verrebbe fatta dopo lo studio della posizione finanziaria del richiedente, e dovrà in seguito essere accompagnata dai  documenti anagrafici e di reddito, e sperare di ricevere la proposta di cessione del quinto con cassa integrazione migliore possibile.